I Titoli di Stato

I Titoli di Stato sono obbligazioni emesse regolarmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso il Dipartimento del Tesoro per finanziare lo Stato e rappresentano una forma di investimento per i cittadini.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro emette regolarmente sul mercato diverse tipologie di titoli di Stato: Bot – Buoni Ordinari Del Tesoro:

titoli a breve termine, ossia con durata non superiore a un anno, privi di cedole; il rendimento infatti è dato tutto dalla differenza tra il prezzo di rimborso, cioè la somma che ti viene restituita alla scadenza, e quello di acquisto.

Tale differenza viene detta “scarto d’emissione”.

Ctz – Certificati del Tesoro Zero Coupon: sono titoli a 24 mesi, privi di cedole. Anche per questi titoli il rendimento è dato dalla differenza tra il prezzo di rimborso e quello di emissione.

In generale i titoli zero coupon, oltre ad offrirti un’opportunità di fare un investimento per un periodo complessivo breve o intermedio, presentano anche un vantaggio in termini di gestione poiché non bisogna preoccuparsi del reinvestimento delle cedole come invece accade per le altre tipologie di titoli.

Btp – Buoni del Tesoro Poliennali: sono titoli caratterizzati da cedole fisse semestrali e ti offrono la possibilità di scegliere tra le seguenti durate all’emissione: 3, 5, 7, 10, 15, 20, 30 e 50 anni. Questi titoli, tramite il pagamento di cedole, ti permettono di avere un reddito costante nell’arco della loro vita. La garanzia di un reddito periodico prestabilito, ossia la cedola fissa, ha come conseguenza che il prezzo sul mercato secondario, e quindi il valore capitale che è possibile ottenere da un’eventuale vendita prima della scadenza, può discostarsi sia dal capitale inizialmente investito sia dal rimborso a scadenza, variando in funzione del livello corrente dei tassi di interesse sul debito pubblico italiano.

BTP€i – Buoni del Tesoro Poliennali Indicizzati all’inflazione europea: sono titoli con durata di 5, 10, 15 e 30 anni che garantiscono un reddito costante ma in termini reali, ossia prevedono una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi a livello europeo. Sia il capitale, che viene rimborsato a scadenza, sia le cedole semestrali sono rivalutate in base all’andamento dell’inflazione europea, misurato dall’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo nell’area dell’euro (IAPC) con esclusione dei tabacchi. In pratica, se oggi fai un investimento di 10.000€, fra 30 anni quei 10.000€ non si saranno svalutati a causa dell’inflazione. Per capire meglio gli effetti dell’inflazione, puoi riferirti alle 7 cose da sapere

CCTeu – Certificati di Credito del Tesoro Indicizzati all’euribor: sono titoli con cedola variabile, ossia adeguano il valore del loro reddito periodico ad un parametro di mercato. In fase di determinazione delle cedole a questo parametro, il tasso Euribor a 6 mesi, viene aggiunta una percentuale fissa. Il regolamento del titolo prevede che tale somma (Euribor a 6 mesi più percentuale fissa) non possa mai assumere valori negativi. Come per tutte le obbligazioni a cedola variabile, le oscillazioni di prezzo di questa tipologia di titolo sono più limitate rispetto a quelle che si rilevano per i titoli a cedola fissa.

BTP Italia – Buoni del Tesoro Poliennali Italia: sono titoli con cedole semestrali e durata stabilita di volta in volta mediamente pari a sei anni. Per questi titoli, ideati e dedicati – anche se non in maniera esclusiva – all’investimento dei risparmiatori individuali, l’acquisto all’emissione, oltre che allo sportello bancario o presso un ufficio postale, può essere perfezionato anche via internet, tramite qualsiasi sistema di home banking abilitato alle funzioni di negoziazione. Per consentire ai richiedenti questa modalità più diretta di sottoscrizione, il Tesoro si avvale per il collocamento della piattaforma di negoziazione MOT di Borsa Italiana, il mercato regolamentato per gli scambi al dettaglio.

I BTP Italia garantiscono una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi rilevato in Italia. Sia le cedole, pagate semestralmente sia il capitale, la cui rivalutazione viene anch’essa corrisposta semestralmente, si adeguano in base all’andamento dell’inflazione italiana, misurato dall’Indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (FOI) con esclusione dei tabacchi.
Quali rischi possono comportare?
Rendimento: il rendimento di ciascun titolo dipende dall’esito del relativo collocamento in sede di mercato primario o dal suo andamento sul mercato secondario. I risultati delle aste sono pubblicati sul sito MEF-Dipartimento del Tesoro Oscillazione del prezzo: i titoli di Stato sono obbligazioni sovrane che devono essere considerate investimenti altamente sicuri circa il loro rimborso a scadenza ed il pagamento degli interessi. Tuttavia, nel caso di negoziazione prima della scadenza sul mercato secondario, il prezzo, e dunque il controvalore incassato, può differire dal valore di rimborso che avresti avuto alla scadenza. In tal senso, si può dire che i titoli di Stato, come tutti i titoli negoziabili, sono soggetti ad oscillazione di prezzo e quindi al rischio di mercato.

Il rischio di mercato è legato all’andamento dei tassi di interesse e fa sì che, in special modo per un titolo a tasso fisso in circolazione (quindi già emesso), ad una discesa dei tassi di interesse sul debito pubblico italiano corrisponda un aumento di prezzo, e ad un aumento di quei tassi di interesse corrisponda una diminuzione di prezzo. Ne consegue che un titolo di stato prima della scadenza è soggetto ad oscillazioni di prezzo, mentre alla scadenza viene rimborsato al suo valore nominale (100).Il rischio di oscillazione del prezzo è minore:

  • quanto più è breve il termine di scadenza del titolo;
  • quanto più la sua remunerazione varia in funzione dell’andamento dei tassi di interesse (quindi ad esempio i CCTeu presentano un rischio di oscillazioni di prezzo inferiore ai BTP a cedola fissa).