La Pressione Fiscale

È un indice di quanto lo Stato chiede ai cittadini per far funzionare l’apparato amministrativo e per finanziare i servizi sociali.
La pressione fiscale è un argomento che molto spesso viene utilizzato nel corso dei dibattiti da parte degli esponenti politici di tutti gli schieramenti.

La ragione è evidente: si tratta di un tema che per ovvi motivi fa molta “presa” sul pubblico e che inevitabilmente in ogni campagna elettorale rappresenta uno dei cavalli di battaglia dei partiti.
L’indicatore sulla pressione fiscale è determinato dall’ISTAT come rapporto tra imposte più contributi sociali e il PIL (Prodotto Interno Lordo). E’ quindi un indice di quanto lo Stato chiede ai cittadini per far funzionare l’apparato amministrativo e per finanziare i sevizi sociali.

Appare evidente che un incremento dell’indice della pressione fiscale non viene determinato solo e unicamente da un aumento del gettito fiscale, e quindi non rappresenta in modo univoco un segnale di inasprimento del livellodi tassazione operato dall’esecutivo di turno.

Anche il ciclo economico fa la sua parte e, durante le fasi di recessione, se la diminuzione del PIL supera in proporzione quella delle entrate, può accadere che la pressione fiscale si alzi.

Normalmente un livello elevato dell’indice della pressione fiscale si associa a un sistema del welfare articolarmente sviluppato.

Non a caso i Paesi europei che storicamente presentano i più alti valori di pressione fiscale sono Svezia e Danimarca, noti per la proverbiale efficienza delle strutture sanitarie e delle politiche sociali