Le Obbligazioni

Le obbligazioni sono un titolo di credito che rappresenta frazioni di uguale valore nominale e pari diritti di un’unica operazione di finanziamento.Se sei sottoscrittore o possessore di un’obbligazione diventi creditore della società emittente, cioè hai diritto alla restituzione della somma investita che la società è obbligata a rimborsarti alla scadenza prefissata. In pratica, sottoscrivendo un’obbligazione fai un prestito alla società emittente.
Se acquisti un’obbligazione versi del denaro a chi l’ha emessa (detto “emittente”) che lo utilizza per finanziarsi e si impegna a restituirtelo alla scadenza fissata e a pagarti un interesse (cedola). In pratica è come se facessi un prestito che ti viene restituito con gli interessi. Esistono moltissimi tipi di obbligazioni. Una prima grande classificazione distingue fra: obbligazioni ordinarie, dette anche plain vanilla; obbligazioni strutturate.

Le obbligazioni ordinarie possono suddividersi, a loro volta, in due categorie:

  • a tasso fisso, ti vengono attribuiti interessi predeterminati, che vengono stabiliti cioè al momento del contratto;
  • a tasso variabile, il cui interesse non è predeterminato, ma varia in base ai tassi di mercato. Le obbligazioni a tasso variabile quindi ti offrono rendimenti sempre in linea con quelli di mercato.

Le obbligazioni strutturate sono più complesse. La loro “struttura” si basa sulla combinazione di due elementi:

  • una componente obbligazionaria ordinaria, che può prevedere o meno il pagamento di cedole periodiche e che assicura la restituzione del valore nominale del titolo;
  • un contratto derivato, che fa dipendere la remunerazione dell’investitore dall’andamento di uno o più parametri finanziari o reali, come ad esempio indici o combinazioni di indici di borsa, azioni, fondi comuni, tassi di cambio o materie prime.

Oggi particolarmente importanti e diffusi, nell’ambito della finanza sostenibile, sono i social bond e i green bond Prima di acquistare un’obbligazione devi essere sicuro di averne compreso il funzionamento, la struttura, le possibilità di rendimento e i rischi.


Quali sono i rischi più comuni?
Le obbligazioni, come ogni attività finanziaria, comportano dei rischi. È bene subito affermare che sicurezza e redditività sono di norma concetti opposti: interessi elevati comportano rischi altrettanto elevati, come dicono anche i 5 consigli e le 7 cose da sapere. I vari tipi di rischio possono essere: il rischio di interesse, che riguarda la possibilità che il prezzo del titolo diminuisca a seguito di un aumento dei tassi di interesse. In particolare:

I titoli a tasso fisso non possono modificare le cedole e, quindi, per adeguare il loro rendimento ai nuovi livelli dei tassi, si modifica il prezzo;

I titoli a tasso variabile adeguano le cedole al nuovo livello dei tassi per cui il prezzo si modifica solo limitatamente (tale modifica dipende dalla velocità e dall’ampiezza con cui avviene l’adeguamento delle cedole);

il rischio di credito (o rischio emittente), che è legato alla possibilità che l’emittente non ti restituisca i soldi alla scadenza, in tutto o in parte, nel pagamento degli interessi e/o del capitale. Sotto questo profilo, esistono titoli di diversa rischiosità, poiché non tutti gli emittenti hanno la stessa affidabilità. Ad esempio, uno Stato è generalmente più affidabile di una impresa privata e, infatti, il fallimento di uno Stato, anche se possibile, è meno probabile di quello di un’impresa.

E anche per lo stesso emittente, non tutte le obbligazioni hanno il medesimo rischio. Esistono infatti le obbligazioni subordinate, per le quali il pagamento delle cedole ed il rimborso del capitale, in caso di particolari difficoltà finanziarie dell’emittente, dipendono dalla soddisfazione degli altri creditori non subordinati.

Cioè vengono rimborsati prima i possessori delle obbligazioni ordinarie e se avanzano i soldi vengono rimborsati i possessori delle obbligazioni subordinate;

il rischio di liquidità si riferisce alla difficoltà di vendere rapidamente ed economicamente (cioè senza perdite in termini di prezzo) le obbligazioni prima della scadenza. A questo riguardo, i titoli non quotati sono sicuramente meno liquidi di quelli quotati;

il rischio di cambio che si corre se si investe in titoli denominati in valuta diversa da quella del proprio Paese ed è legato alla variabilità del rapporto di cambio tra le due valute. Ad esempio se investi in Dollari anziché in Euro, può succedere che se il Dollaro si deprezzi  rispetto all’Euro, il tuo investimento perde valore;

Accanto a questi rischi, si aggiunge il rischio della mancata comprensione di come questi strumenti funzionano, perché senza questa comprensione è possibile non investire bene. La lettura dei documenti disponibili e le informazioni ricevute potrebbero non essere sufficienti per comprendere la natura, le caratteristiche e i rischi di un investimento. In questo caso potrebbe essere utile rivolgere alcune domande di chiarimento al consulente/intermediario di riferimento.